opacity project
opacity#1
performance in due capitoli
La performance Opacity#1 di Salvo Lombardo, suddivisa in due capitoli, deriva da una più ampia riflessione sulle eredità coloniali e gli immaginari post-coloniali nella rappresentazione dei corpi nell’Occidente. La performance fa parte di un ciclo di lavori che tentano di mettere in discussione alcune categorie fondative delle identità culturali e di genere, interrogando concetti come stereotipo, nazione, progresso, bandiera, tradizione, modernità, canone, civiltà, luce e oscurità. La prima parte della performance riflette sul canone estetico della danza classica come metafora di potere nella rappresentazione dei corpi femminili. La seconda parte è un affondo sulle dinamiche di repulsione-desiderio di ciò che non conosciamo, di ciò che reputiamo essere “altro” da noi e sulla “razzializzazione” degli immaginari sessuali.
ideazione, coreografia e regia | Salvo Lombardo
performance | Daria Greco e Salvo Lombardo
musiche | Fabrizio Alviti, Giuseppe Verdi
consulenza culturale | Viviana Gravano
produzione | Chiasma, Roma, con il sostegno di MiBAC – Ministero Beni e Attività Culturali
in collaborazione con Versiliadanza, Firenze; Spellbound Contemporary Ballet, Roma; ACS Abruzzo; Triangolo Scaleno Teatro
durata 30 minuti
anno | 2018-2020
opacity#2
talk-installazione
Opacity#2, è un dispositivo di relazione che mira, unendo i formati di un talk\conferenza, performance e installazione, ad una analisi e discussione condivisa, assieme al pubblico, di una serie di rappresentazioni classiche e contemporanee legate al corpo e alla definizione delle “alterità”, i cui confini, secondo un’impostazione culturale modernista, hanno segnato fino a ieri la soglia del perturbante e dell’impenetrabile esotismo, e che oggi sono stati aggiornati secondo una nevrotica ricerca di “trasparenza” nella definizione delle identità. Opacity#2 è pensata dunque come una camera-bottega della recente ricerca artistica del gruppo Chiasma che muove da una rilettura critica di uno dei titoli cardine del repertorio della danza accademica italiana: il Gran Ballo Excelsior.
ideazione e talk | Salvo Lombardo
commenti sonori | Fabrizio Alviti
consulenza culturale Viviana Gravano
produzione Chiasma, Roma, con il sostegno di MiBAC – Ministero Beni e Attività Culturali
in collaborazione con Versiliadanza, Firenze; Spellbound Contemporary Ballet, Roma; ACS Abruzzo; Triangolo Scaleno Teatro
durata 20 minuti
anno | 2018
opacity#3
workshop + documentario video
Opacity#3 è l'esito di un workshop realizzato a Ferrara nel 2018 dalla compagnia Chiasma e condotto dal coreografo Salvo Lombardo, la storica dell'arte Viviana Gravano e la video maker Isabella Gaffè. A partire dalla condivisione di una serie di riferimenti di natura iconografica, musicale e gestuale, nonché di sessioni di pratiche somatiche, l'esperienza è stata finalizzata all'affioramento di micro memorie legate al vissuto di ciascun partecipante in rapporto ad alcuni concetti portanti come: identità, definizione, opacità, permeabilità, reciprocità, bandiera, nazione.
In collaborazione con la cooperativa Matteo 25 Onlus e il Teatro comunitario Pontelagoscuro di Ferrara di Ferrara, la proposta è stata rivolta ad un gruppo di ragazzi migranti da diversi paesi africani e che hanno trovato ospitalità a Ferrara come rifugiati e richiedenti asilo.
Il video ripercorre alcuni momenti delle giornate trascorse con i partecipanti al workshop.
workshop a cura di Viviana Gravano, Salvo Lombardo
documentazione e montaggio video | Isabella Gaffè
produzione | Chiasma
con il sostegno di MIBAC
in collaborazione con Routes Agency - Cura of Contemporary Arts; Cooperativa Matteo 25 Onlus di Ferrara;
Teatro Comunitario Pontelagoscuro di Ferrara.
anno 2018
opacity#4
performance
Il progetto Opacity di Salvo Lombardo, suddiviso in cinque capitoli, deriva da una ricerca intorno alle eredità coloniali e agli immaginari post coloniali dell’Occidente. Ogni capitolo dell’intero ciclo tenta a suo modo di mettere in crisi alcune categorie fondative delle identità culturali interrogando concetti come bandiera, tradizione, modernità, canone, stereotipo, nazione, progresso, civiltà, luce e oscurità. Opacity#4 solleva delle domande proprio sull’identità del corpo in scena, giocando sulla dialettica trasparenza-opacità nella definizione della sua identità e del suo “ruolo”. Quanto è trasparente il visibile e quanta opacità c’è in ciò che non conosciamo, che ci è invisibile e che reputiamo essere “altro” da noi?
ideazione, coreografia e regia | Salvo Lombardo
performance | Jaskaran Anand
musiche | Fabrizio Alviti
consulenza culturale | Viviana Gravano
co-produzione | Triennale Teatro dell’Arte \ Ariella Vidach - AIEP \ Chiasma
con il sostegno di MiBAC – Ministero Beni e Attività Culturali
durata 30 minuti
anno | 2019